Riforma del catasto
Riforma catasto, un algoritmo per allinearsi ai valori di mercato
21/02/2012 - Sembra più vicina la riforma del Catasto. Un algoritmo, per l’allineamento delle rendite catastali ai valori di mercato attraverso una procedura matematica, potrebbe essere inserito nel decreto sulla semplificazione fiscale, atteso al prossimo Consiglio dei Ministri. Il sistema, allo studio del Governo, dovrebbe consentire l'adeguamento evitando di aumentare troppo il carico fiscale della tassazione.
Continua così il lavoro iniziato con la Manovra Salva Italia, che ha rivalutato le rendite catastali, cioè i valori utilizzati per calcolare la base imponibile.
COME FUNZIONA L’IMPOSIZIONE SUGLI IMMOBILI
A determinare l’entità dell’imposta è il valore catastale, che si ottiene moltiplicando un coefficiente per la rendita catastale.
La rendita catastale è il valore attribuito all’immobile, che funge da base imponibile per determinarne il reddito e il valore catastale ai fini fiscali.
La rendita si ottiene moltiplicando la consistenza dell’immobile per la tariffa di estimo. Finora il criterio per determinare la consistenza si è basato sui vani, ma il Governo ha manifestato l’intenzione di prendere in considerazione superficie, localizzazione e caratteristiche edilizie dell’immobile (Leggi Tutto).
L’ITER DELLA RIFORMA
Le necessità di rientro economico hanno spinto l’Esecutivo a ridurre l’attuale incongruità tra rendite catastali, rivalutate nel 1990, e valori di mercato degli immobili.
Dal momento che la revisione degli estimi è una procedura lunga e complessa, in fase di definizione della Manovra Salva Italia si è deciso di agire sui coefficienti che, come spiegato, moltiplicati per la rendita determinano l’entità dell’imposta.
Come si legge nella nota esplicativa del Ministero dell’Economia, allegata alla legge di conversione della Manovra Salva Italia, su base territoriale è stata tuttavia rilevata una forte dispersione dello scostamento tra rendite e valori di mercato intorno alla media, soprattutto per i Comuni di grandi dimensioni.
L’effettiva perequazione tra i territori urbani e la maggiore equità nella determinazione delle basi imponibili catastali richiede quindi la revisione complessiva del sistema estimativo.
L’ALGORITMO E GLI SCENARI FUTURI: AUMENTI E RIDUZIONE DELLE IMPOSTE
Per evitare un inasprimento della tassazione, l’adeguamento potrebbe essere accompagnato dalla rimodulazione delle aliquote. Secondo quanto si apprende da fonti di stampa, in alcuni casi le imposte dovrebbero aumentare e in altri diminuire. L’algoritmo, infatti, con una procedura matematica dovrebbe ricondurre il valore fiscale a quello di mercato redistribuendo i carichi tributari. L’equità della misura sarà garantita dall’attendibilità dei valori di mercato individuati dall’Agenzia del Territorio.
LE ALTRE MISURE ATTESE CON IL DECRETO
Il decreto dovrebbe agire anche nell'applicazione dell'Imu, chiarendo che per prima casa si intende la dimora abituale del proprietario e del suo nucleo familiare e che la detrazione di 200 euro, che può essere maggiorata di 50 euro per ogni figlio a carico di età inferiore ai 26 anni, può essere applicata solo su un immobile anche se i familiari dimorano o risiedono in un’altra abitazione.
Attesi anche tagli ai tributi. L'alleggerimento dovrebbe derivare dalle risorse rastrellate con il contrasto all'evasione fiscale, che confluiranno probabilmente in un fondo speciale destinato al sostegno delle fasce di reddito più basse.
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